La nostra storia

cura e perfezione artigiana sin dagli anni '40

Alla fine degli anni ’40 Angelo Sarnico impara l’arte del falegname nella migliore tradizione del mobile lombardo, presso la bottega di un’ebanista di origine canturina.

Frequenta corsi alla scuola professionale di disegno “Francesco Ricchino” dove realizza un prezioso portagioielli in radica di noce che sarà esposto nel 1950 alla Biennale di Venezia. Il manufatto è la testimonianza di una capacità imprenditoriale nata oltre cinquant’anni fa e che ha saputo aggiornarsi, rinnovarsi e crescere fino ai giorni nostri, i cui riferimenti culturali uniscono la cultura della Franciacorta con quella milanese e brianzola.

È nella scuola professionale delle Arti e Mestieri di Rovato, fondata alla fine ‘800 da Clemente Rivetti, dove si unisce la perfezione del disegno dei maestri artigiani della scuola di Girolamo Calca, i mobili dell’architetto Buffa, collaboratore dell’architetto Giò Ponti, i migliori prodotti delle maestranze brianzole e canturine fino alle collaborazioni con la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

La sua di falegnameria Angelo Sarnico la fonda nel 1969 e, grazie all’apporto in azienda dei figli, ha garantito la continuità della produzione artigianale con un nuovo impulso rivolto all’innovazione, dal disegno su misura, verso nuovi modelli di infissi e porte, sia nell’arredamento in collaborazione con affermati architetti.

I mobili si distinguono per le consolidate tecniche nell’assemblare e modellare il legno, attraverso un articolato e preciso metodo di lavoro, perfezionato da stile e dalla ricerca del dettaglio, realizzando manufatti interamente in legno massiccio, integrato con l’uso di pannelli in legno listellare, compensati e multistrati per una azienda che si è attestata con i migliori requisiti di qualità ambientale.